Esperimento coscienzioso

Adesso stacco la corteccia e mando avanti l'io. L'es.


Per es. potrei dire appunto che è un esempio. Ma tanto lo sappiamo tutti che non è ancora partito il pezzo. Siamo solo al warm up. Mi sembra l'equivalente di un bel trip. Ricco di flash, di splash e, magari, di cash. Ma meglio non chiedere troppo. E allora facciamo che è un trip letterario, narrativo. Degno, dunque, di un laboratorio narrativo.
Che poi il blog è proprio cosa nostra. Cosa mia e di chiunque voglia prendere parte alla sciarada.
Li chiamo autori, ma sono più che altro compari di viaggio, tipo setta dei poeti estinti. Hai presente? Figo, no? E poi tutte queste rubriche. Mamma mia! Mamma mia, che varietà.

E da un po' di giorni che ho in mente l'immagine di Gheddafi che balla. In realtà poi non è Gheddafi. Il mio  è un ricordo distorto dai tiggì e dai giornali, probabilmente. Credo che un film di Moore finisca proprio con un clip dove si vede Saddam Hussein che danza con i suoi colonnelli o cose così. Un po' fastidioso, vi dirò. Vabbè... Dicevo? Di Gheddafi, sì, che stavo cercando per il web un'immagine di lui mentre balla, o fa qualcosa del genere, non so.
Perché mi piacerebbe fare un fumettino, tipo quelli di James & Arnold, deve Gheddafi recita questa filastrocca:

Giro, giro in tondo
e brucio il mondo.
Scoppia la guerra,
tutti sotto terra.

E' una cosa un po' macabra e cinica, forse, però ce l'ho in testa e la voglio conservare qua sul blog.

Al di là della filastrocca, pensavo di introdurre un po' di satira. Non so. In realtà non ho mai fatto satira in vita mia. Anche perché non mi sono mai trovato tanto alle strette da dover pescare addirittura tra i politici per imbastire una scena ridicola. Me la sono sempre cavata con i pagliacci per hobbie.
Quindi non so, ci penserò. Voi che dite? Ci può stare?

Nel frattempo andiamo avanti così, ché formula vincente non si cambia.

Voi? Suggerimenti? Idee?
Facciamo che questo post raccoglie le opinioni dei lettori.
Lasciate commenti, scrivete, osate, imbrattate questo post con i vostri capricci, le vostre fantasie, le lamentele, le parolacce, i sogni, le poesie, gli scioglilingua, i groppi in gola, le grida, le sensazioni, le malelingue e i pettegolezzi, le favole, le paranoie, le calunnie, le ramanzine, le buone vecchie chiacchiere, le mezze verità, i detti e i proverbi, i rospi ingoiati e quelli sputati, le bugie, le canzoni, le teorie e le maledizioni, le cronache, le massime, la rava e la fava.
Insomma, ragazzi, fatevi i cazzi nostri.
Li abbiamo inzuccherati per l'occasione e non ricapiterà più.

1 commento:

  1. Il colonnello va in cameretta, apre l'armadio grosso, in alto ci sono le confezioni impolverate dei giochi che ha comperato da piccolo.
    Col dorso della mano toglie la polvere,

    "MADE IN UE. DAGLI 8 AI 70 ANNI".

    Dà un'occhiata alla carta d'identità, "nato il: 7 giugno 1942", "è l'ultimo anno che posso giocare".

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