Cimitero perdente

Ok, ok, situazione tipo. Mi è venuta in mente ieri sera. E' una cazzata, però la butto su lo stesso. Sai mai...


Allora, i dettagli non sono chiarissimi. Dico solo che c'è 'sto funerale, no? Immaginate un bel funeralone pomposo, neanche fosse di stato. E' morta una persona importante. Il protagonista dello sketch prendetelo sfigato, che viene meglio.
Il più sfigato possibile, ma con voglia di rivalsa. Questo qui se la porta appresso la iella, ma non si dà per vinto. Sa che un suo ex compagno di liceo parteciperà alla funzione. Era un suo pseudo amico, ai tempi della scuola. Uno molto molto ricco. Il padre è a capo di una Software Company colossale e il nostro sfigato mendica un posto di lavoro qualunque da un pezzo, ormai. Presto fatto.
L'idea è presenziare al funerale e riallacciare con l'amico per arrivare al padre. Tutto per caso. Tutta una coincidenza. Magari, finita la funzione, basta fare un po' il simapatico-barra-circostanziato per accattivarsi il pupillo e buttarla lì... Ci si prova.
Siamo alla fine della messa. Il prete manda tutti in pace e la gente inizia a uscire dalla chiesa. Il nostro uomo si defila laterale e mette in tasca gli occhiali scuri. Il suo uomo, invece, è molto avanti, già sul sagrato.
Permessopermessomiscusipermesso.
Lo sfigato arriva finalmente dal suo "amico".
Gli posa la mano sul braccio e fa una faccia neutra, come direbbe lui, circostanziata.
Il rampante si volta, lo squadra, e lo riconosce. Ha gli occhi un po' umidi, sensibile il riccastro.
Comunque, ciao Fede, mormora lo sfigato.
Ehi, risponde lui. E, inaspettatamente e alla grande, lo abbraccia.
Scambiano due parole veloci veloci sul passato. Frasi di circostanza.
Poi:

"Senti ma tuo padre? Lo volevo salutare, sai..."

E Fede che fa? Si ferma, un po' interdetto. Come se sospettasse della manovrina. Come uno che si sente scaricato di peso. Ma come può essere? Ci si dava quasi del tu con i suoi genitori al tempo del liceo. Ci stava tutta, no? Un saluto così, due parole...

Fede lo circonda con un braccio fraterno intorno alle spalle, indica tra la folla e dice:

"Sta là, guarda."

Lo sfigato si sporge, aguzza la vista, segue la linea del braccio e poi oltre ma non vede nessuno.
Si gira verso Fede, che adesso lo fissa diretto. Poi ancora a seguire la linea di vista che spicca dall'indice fino a...


Occazzooccazzooccazzo!
No!
Dai, no!


fino a una bara.

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