Forse dovremmo aprire una sezione dedicata ai calcoli antipatici. Ci penseremo.
Per intanto ve ne propongo uno fresco fresco di tangenziale: le ore che si trascorrono in auto a brutalizzare il karma.
Questa mattina ho dovuto prendere l'automobile. Di solito me la cavo in moto ma oggi non è stato possibile e sono rimasto invischiato anch'io nel traffico infernale mattutino.
Niente di nuovo, direte voi, oh automobilisti indefessi che ogni giorno affrontate le angherie dei vostri pari tra le fronde della jungla urbana.
Ma forse, a volte, chi è troppo assuefatto al dolore non lo sa descrivere agli altri e non è in grado di lasciare un monito ai posteri.
Dopo quello che ho visto oggi, mi sento in dovere di provarci.
Anche questa volta mi abbandonerò al primo ordine del problema, abusando largamente di tutte le approssimazioni che mi servono per non andare in sbattimento.
Sempre per evitare sbatti (massimo divisore comune delle mie svariate attività), attingerò ai dati dell'ACI, reperibili in questa pagina.
Il comunicato sopracitato cerca di quantificare, in termini di denaro sprecato, il danno provocato dai rallentamenti del traffico cittadino in alcune delle più importanti città d'Italia. Troppo spesso il tempo è denaro ma qui tralascerò questa conversione tra risorse.
Mi basta e avanza sapere quanto tempo di vita mortale viene buttato in una scatola chiusa di metallo, che al 30% fa quello per cui è stata pensata e che al restante 70% scalda il resto del mondo.
Mi basta e avanza sapere quanto tempo di vita mortale viene buttato in una scatola chiusa di metallo, che al 30% fa quello per cui è stata pensata e che al restante 70% scalda il resto del mondo.
Consideriamo i dati delle città di Roma, Milano, Torino e Genova.
La stima è stata fatta sulla base dei dati raccolti con i segnali dei navigatori satellitari installati sui veicoli. Non ho la più pallida idea di quale sia il grado di accuratezza con il quale sono state fatte le misure. Chissene. Decido che mi fido, altrimenti dovrei chiuderla qui e la cosa non mi va.
Le ore spese in auto in un anno sono mediamente:
500 a Roma e a Milano, 450 a Torino e 380 a Genova. In media sulle quattro metropoli ci scappano circa 450 ore all'anno trascorse in macchina.
450 ore ÷ 24 ore = 18,75 giorni all'anno dentro l'abitacolo.
Diciamo 20 anni, così, euristicamente accazzo? Sempre per il principio del "minimo sbatti", ovvio.
Ok, allora sono:
18,75 giorni/anno x 20 anni = 375 giorni = 1 anno + 10 giorni
Se mi metto in macchina il primo di gennaio e ne esco l'undici gennaio dell'anno successivo sono a posto per sempre.
Per curiosità, qualcuno sa per quali reati siano previsti 12 mesi di reclusione?
Per curiosità, qualcuno sa per quali reati siano previsti 12 mesi di reclusione?
Mi viene in mente il buon Flavio Pirini http://www.youtube.com/watch?v=JyYEuoxAMlA
RispondiElimina12 mesi in isolamento poi! Dev'essere un reato grave, tipo "ritardo doloso".
RispondiEliminaNon puoi leggere, parlare con qualcuno, l'unico amico che hai è la radio. Senza contare che ogni volta mi sale la bile e divento schizzato. Da quando non guido sono più pacifico. Se nelle grandi città italiane ci fosse un sistema di trasporti degno delle grandi città europee non ci sarebbero questi problemi...
RispondiEliminaMi piace come scrivi Rici!
Ti ringrazio!
EliminaOggi proverò la linea lilla a Milano, quella nuova ma, anche così, mi sa che ci sarà da ciaspolare non poco.